Clicca sul link per vedere la lapide sulla casa natale di GASPARE BUFFA:
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Gaspare Buffa (1832-1893): poeta, erudito, filosofo, “ricordato esempio”
Tra le varie e preziose lettere possedute dalla Biblioteca Universitaria di Genova indirizzate a Giovanni Battista Passano, morto nel 1891, facenti parte del carteggio privato che l’anno dopo gli eredi donarono alla Biblioteca, se ne trova una di quelle che gli scrisse Giuseppe Pitrè e che vorrei qui segnalare perchè si riferisce a “notizie e precisazioni sulle opere” tra gli altri autori anche l’attività letteraria del nostro concittadino cairese Gaspare Buffa (1).
Nel 1864 era stato pubblicato a Milano il repertorio bio-bibliografico “Novellieri italiani in prosa e in verso” del Passano e quella lettera da Palermo scritta dal famoso studioso Giuseppe Pitrè, gli fu inviata per integrare le conoscenze sull’autore G. Buffa, esattamente due anni dopo, il 16 marzo 1867 (2). Il Buffa, di cui stiamo parlando, fu amico d’infanzia di Cesare Abba e fu anche un poeta a volte classico e a volte romantico.
Tra i suoi scritti principali di questo genere, è noto il carme stampato a Genova nel 1870 dal titolo: "Il mare", che “ rappresenta un vero gioiello della letteratura italiana ed è senz’altro il migliore lavoro del nostro poeta”. "A Giove tonante" stampato quattro anni più tardi, è un altro carme, di poche strofe ma di grande effetto; "Riccardo di Valbruna" ed "Emma" “due novelle in versi che malgrado la forma letteraria antica si leggono ancora con piacere”, così scrive Pierangelo Tognoli nel suo libro su Cairo.
Il suo libretto di versi “A tu per tu: [versi] / Gaspare Buffa” pubblicato nel 1891 a Genova dalla tipografia dell’Istituto Sordomuti, è conservata nella Biblioteca di casa Carducci a Bologna e presso la biblioteca del Conservatorio di musica Giuseppe Verdi di Milano si trova lo spartito de “L' Incontro di Marina Muiszech di Polonia e del falso Demetrio (1598-1613) : Duetto per Mezzo-Soprano e Baritono / musica di Carlo Delsignore ; parole del prof. Gaspare Buffa”, il pezzo ottenne il primo premio nel concorso del Circolo di Genova nell'aprile 1880. Fu eseguito la prima volta dalla sig.a Ida Costa e dal sig. Vassallo.
La nostra via cairese che parte dalla casa che fu dei Buffa, in Vicolo Goito, (in questa casa dei suoi avi / dei semplici tempi sontuosa) passa di fronte alla chiesa parrocchiale di S.Lorenzo e arriva fino alla piazza della Vittoria è intitolata a Gaspare Buffa. Egli insegnò nelle scuole per 35 anni e morì a Cairo Montenotte (3) il 3 settembre 1893; il prof. Arturo Issel gli dedicò una pubblicazione che esalta la sua grande figura.
L’amministrazione comunale cairese (il patrio Municipio) volle far affigger una lapide sull’abitazione natale di Buffa con sopra inciso un testo suggestivo, dettato da Giuseppe Cesare Abba. Oggi si legge a fatica perché la lapide è posta in alto sul muro della casa e le parole sono totalmente schiarite, ma troviamo il testo sui libri e anche in internet: “In questa casa dei suoi avi - il 4 dicembre 1832 nacque Gaspare Buffa - potente ingegno gentilissimo cuore - poeta erudito filosofo - con gli scritti e nelle scuole - insegnò storia ed arte sette lustri - degno degli altissimi onori - non li ebbe perché non li ambì - lui morto a sessantun anni - volle il patrio Municipio - ricordato esempio”. Oratore ufficiale alla cerimonia fu Adolfo Sanguinetti, altro benemerito cairese, deputato per sette legislature.
Il nostro illustre concittadino Gaspare Buffa, aveva compiuto gli studi di lettere all’Università di Torino. Diventò un quotatissimo giornalista e scrittore di riviste, oltre che poeta. Tenne per lungo tempo la direzione del giornale “Il corriere mercantile” di Genova, città in cui insegnò lettere, storia e geografia ai licei “Cristoforo Colombo” e “Doria” , dove fu nominato preside.
Passati quattro anni dalla morte sua morte, il consiglio comunale di Cairo, presieduto dal sindaco rocchettese Luigi Rodino, progettò una biblioteca pubblica da intitolare a Gaspare Buffa e ne stese il regolamento composto da otto articoli. Questa è una notizia fino ad oggi sconosciuta è stata scoperta grazie alle ricerche di Giuliana Baccino che ne ha trascritto il verbale della seduta consigliare tenutasi quel giorno, il 4 novembre 1897, dove si legge, tra l’altro:“in continuazione di seduta è all’ordine del giorno il seguente oggetto: regolamento per la Biblioteca Cairese Gaspare Buffa”. Interpellati molti cairesi d’epoca nessuno sapeva di questa intitolazione.
Nota
1 - Lettera firmata G. Pitrè. Palermo 16.III.1867. Bifolio interamente scritto; il destinatario si deduce dal testo; mm 210x135; timbro "G. B. Passano"; n. ingr. 7032.
Fornisce notizie e precisazioni su opere di Irene Ricciardi-Capecelatro, Bartolomeo Sestini, Paolo Mazio, Angelica Mantovani-Veronese, Baccio Emanuele Maineri, Gaspare Buffa e Luigi La Vista. (Notizia rilevata in Internet - testo scritto dalla dr. ssa Oriana Cartaregia che ringrazio per la precisione.)
2- Scrive il prof. Giuseppe Pitrè nella lettera a Passano (Palermo, 16 marzo 1867), tra l'altro: "Ella conoscerà la Emma racconto di versi del Prof. Gasp. Buffa pubblicato nel giornale L'alba in Genova 1866.(...)"
3- In varie pubblicazioni è indicato che Buffa morì a Genova, mentre è stato trovato, su ricerca di Giuliana Baccino il 18 giugno 2008, l'atto di morte avvenuta nel Comune di Cairo Montenotte, nella sua abitazione in via della Maddalena.
Testo curato da Bruno Chiarlone
e una piantina con fiori sbocciati.
